1) Contribuire al formarsi, nell’opinione pubblica italiana ed europea, di un costante orientamento di sostegno all’attività di salvataggio in mare. Un orientamento che solleciti e accompagni il ripristino di un efficace sistema istituzionale di ricerca e soccorso.
2) Agevolare le relazioni tra le ONG e le istituzioni nazionali, con l’obiettivo di ricostituire condizioni minime di operatività e di collaborazione, sia con le autorità competenti (in primo luogo Ministero dell’Interno e Ministero dei Trasporti), sia con gli organismi pubblici dell’attività di ricerca e salvataggio (Guardia Costiera).
3) Promuovere una discussione pubblica intorno al tema del diritto al soccorso, come principio irrinunciabile di civiltà giuridica e come legge universale fondata sul diritto del mare e sul diritto internazionale. Ciò al fine di contrastare le correnti culturali e le campagne politiche tendenti a svalutarlo, quel diritto, indebolirlo e sanzionarlo.